COME PREVENIRLA
E CONTRASTARLA con Beauty Spa

È diventata la fedele compagna di ogni uscita in pubblico, ma se da un lato è una potente alleata contro virus e batteri, dall’altro lato mette a dura prova la pelle.

La mascherina, ormai imprescindibile anche per decreto, porta con sé il grande vantaggio di proteggerci, offrendoci però in cambio una contropartita che è stata ribattezzata da dermatologi ed esperti maskne. Ossia, mask+acne, acne da mascherina: un termine coniato per descrivere la comparsa di una serie di piccole o importanti reazioni cutanee causate proprio dall’indossare per molte ore al giorno il dispositivo di protezione per eccellenza.

Di cosa si tratta

Il maskne può essere definito come un fenomeno irritativo che causa la comparsa di piccoli brufoletti nelle aree coperte dalla mascherina.

Si tratta di imperfezioni inizialmente lievi, quali punti neri, sensazione di prurito, brufoletti bianchi, lievi arrossamenti, che se non trattate, però, possono evolvere in disturbi più sgradevoli e complessi da affrontare.
Il pensiero va a vere e proprie irritazioni cutanee, infiammazioni e secchezza, dermatiti seborroiche, allergie da contatto e acne rosacea…in un quadro che può auto-aggravarsi giorno dopo giorno.
Intervenire è quindi essenziale prima ancora che il maskne si manifesti.

A cosa è dovuto

Le cause sono due:

  • La prima è di tipo propriamente meccanico, e riguarda lo sfregamento della mascherina contro alla pelle. Indossare il dispositivo di protezione per molte ore, ben adeso al viso, significa anche consentire che questi, mentre parliamo o semplicemente usiamo la nostra mimica facciale, continui a sfregare la pelle negli stessi punti, causando un’irritazione di natura, appunto, meccanica.
  • Il quadro si complica se si considera, inoltre, che sotto alla mascherina la pelle è sottoposta a un surplus di umidità, calore e sporco, e non può traspirare adeguatamente; in sostanza, si ricrea l’ambiente ideale per la proliferazione batterica. Per questo, il tessuto cutaneo produce sebo in eccesso, causando il classico effetto rebound: troppo sebo, troppi batteri, umidità sotto alla maschera, ostruzione dei pori, maskne.
    Last but not least, l’impiego di mascherine che vengono riutilizzate nel tempo senza essere lavate, magari riposte in borsetta e non disinfettate, influisce ulteriormente sulla condizione dell’area bocca, contribuendo ad aggravare un quadro già complesso di suo.
  • Scegli la mascherina giusta, meglio se usa e getta. Altrimenti, lavala sempre.

I rimedi

La regola aurea è prevenire, come sempre. I dermatologi, infatti, concordano che se la pelle è in buon equilibrio e la mascherina non viene indossata per troppe ore consecutive – anche se non vi sono indicazioni univoche di quanto possa essere considerato “troppo” – la mascherina offre al tessuto cutaneo protezione dall’inquinamento e dalle polveri sottili, e un buon livello di umidità che previene la disidratazione. In sostanza, a piccole dosi la mascherina fa bene anche alla pelle.

Ben diversa è la situazione se le ore sono molte e se già l’epidermide è portatrice di squilibri pregressi, come eccessiva produzione di sebo o, al contrario, forte disidratazione, sensibilità o reattività eccessiva. In questi casi, occorre fin da subito un valido sostegno quotidiano.

Prevenzione innanzi tutto: incomincia da oggi

LA DETERSIONE

Il primo, importantissimo, passo è dato
inevitabilmente dalla detersione.

Una pelle correttamente detersa, con prodotti che non intacchino il film idrolipidico e ne rispettino gli equilibri, è una pelle più forte e sana, che meno risente degli effetti della mascherina.

Ricordiamo che la detersione è funzionale al tipo di pelle e allo stile di vita della persona, quindi può essere individuata e consigliata solo da un professionista che ben conosca le caratteristiche cutanee del proprio cliente, e lo indirizzi al meglio.
In generale, comunque, per il maskne è imprescindibile l’utilizzo – mattina o sera – di Cleanozone Plus, che grazie all’Olio ozonizzato Sesazone 6000 svolge un’azione purificante indispensabile per riequilibrare il tessuto cutaneo, detergerlo con efficacia e preservare il microbiota. Cleanozone Plus, con la sua detersione per contrasto grazie a tensioattivi anfoteri necessari per eliminare eccesso di sebo e impurità, va alternato a Hydramilk, che invece deterge per affinità, dal momento che contiene attivi simili al film idrolipidico (detti “biomimetici”).
L’esfoliazione meccanica con gli scrub, solitamente effettuata una o due volte alla settimana, va infine mantenuta in routine solo se la cute appare integra, sana e compatta. In caso di irritazioni o arrossamenti, va necessariamente sospesa per l’area interessata da queste manifestazioni.

Detersione mattina e sera: le tracce di trucco non sono ammesse

I PRODOTTI FUNZIONALI

Subito dopo la detersione, la pelle va riportata al giusto livello di idratazione, con l’uso del tonico più indicato per la propria tipologia cutanea – da Fine Toner ad Aqualotion, passando per Balance Lotion – e l’applicazione del prodotto funzionale, sia esso siero o crema.

È buona regola scegliere formule meno grasse rispetto all’usuale, selezionandole anche in base alla stagione e ai contesti in cui ci si muove e si lavora, considerando la leggerezza e la sensazione di comfort un fattore discriminante.

Anche in questo caso, un prodotto fra i tanti trova qui un’applicazione ideale: Vitabioma, l’emulsione giorno che agisce da equalizzatore cutaneo ripristinando il corretto equilibrio del microbiota. Come dimostrato da molti studi, questo equilibrio è essenziale per garantire la corretta risposta della pelle alle stimolazioni esterne e preservare la funzione barriera.
A completamento, in borsetta non deve mai mancare un’acqua spray – come Midday Mist di Beauty Spa – da vaporizzare sul viso per un immediato effetto ristoro e per un’azione calmante utile a qualsiasi tipo di pelle e, nell’armadietto, Superozone 600: il concentrato di Olio Ozonizzato Sesazone 6000 ad azione riparatrice, sanitizzante e riepitelizzante, il must have in caso di pelle danneggiata.

Detersione mattina e sera: le tracce di trucco non sono ammesse

STILI DI VITA

Un’ultima nota riguarda gli stili di vita.
Il maskne si combatte anche a tavola, scegliendo gli alimenti che aiutano la pelle a mantenersi idratata, fresca, ossigenata, come la frutta e la verdura, che fanno sempre benissimo, ça va sans dire!
Inutile ribadire, inoltre, quanto la sigaretta possa essere dannosa, ora più che mai, considerato che con la mascherina le sostanze nocive rimangono adese alla pelle intossicandola. Se possibile, meglio detergere l’area dopo ogni pausa sigaretta o vaporizzare Midday Mist tamponando con una velina. Infine, una nota sul movimento fisico, che favorisce l’ossigenazione e fare respirare la pelle.

– Una bella passeggiata può fare bene alla mente, al corpo e anche al viso!

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